
Il Centro è autorizzato per 50 posti letto, suddivisi in gruppi famiglia; gli ospiti vengono inseriti nella RAF secondo la loro intensità di cura (alta, media, bassa) ed accolti nello specifico gruppo famiglia per il mantenimento delle capacità acquisite o per raggiungere un più alto livello di autosufficienza. Il Centro è particolarmente orientato verso ospiti con disabilità psichica; l'età varia dai 18 ai 65 anni.
Modalità di presa in carico
Il Centro Don Franco Picco, accreditato dall’ASL di Biella, accoglie utenti sia regionali che extraregionali.
L’inserimento di un ospite nella nostra struttura avviene attraverso i Servizi Sociali delle varie A.S.L./Comuni, i quali, una volta individuata nel nostro Centro una possibile collocazione per il loro utente, ci contattano per un primo colloquio. A seguito di una prima valutazione basata in via preliminare su parametri come età e il tipo di patologia, la struttura richiede l’invio telematico della documentazione clinica per acquisire maggiori informazioni sull’utente. Se la struttura ed il paziente risultano compatibili, viene concordata una prima visita per la valutazione dell’utente da parte dell’equipe multidisciplinare del Centro alla quale partecipano anche i familiari del paziente e gli operatori di riferimento. Se il nostro Centro risulta rispondente alle esigenze del paziente, si procede all’inserimento del soggetto previa preparazione di tutto il personale e dei codegenti .
Per ogni ospite inserito, dopo un adeguato periodo di osservazione, viene stabilito dalla equipe medico-psicologica con l'ausilio delle Educatrici/ori Professionali e Operatrici/ori sociosanitari sia un PAI (Piano Assistenziale Individuale) sia un PEI (Piano Educativo Individuale) per il raggiungimento di specifici obiettivi, con verifica almeno semestrale e possibilmente con il coinvolgimento degli Enti invianti (ASL/Servizi Sociali).
Vengono mantenuti contatti e collaborazione con i servizi invianti e viene data una particolare attenzione ai rapporti fra familiari-utente-struttura.
La retta giornaliera viene suddivisa in quota socio-assistenziale e quota sanitaria. La quota sanitaria è a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale (ASL di provenienza), mentre la quota socioassistenziale è a carico dell’utente con eventuale integrazione da parte dei Servizi Sociali invianti (Comuni, Consorzi comunali, Comunità montane, ecc.) qualora l’utente non sia in grado di sostenere le spese. La famiglia è tenuta ad intervenire nel pagamento della retta previ accordi con il Comune di provenienza, solo qualora sia in possesso di un reddito che lo permetta.