Centro Don Franco Picco logo
PRESIDIO SOCIO ASSISTENZIALE
A RILIEVO SANITARIO (RAF)

Centro Accreditato dall’ASL Biella 
+39 015 981285 
info@giovannixxiii.it
info@pec.giovannixxiii.it
orario segreteria:
dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.00


La struttura

CENTRO PER DISABILI CON AMPIE CAMERE A LESSONA

Struttura icona
Il Centro Don Franco Picco è una RAF per persone con disabilità prevalentemente psichica  ubicato a Lessona, in provincia di Biella. Può ospitare 50 ospiti ed i soggetti che vengono accolti dovrebbero avere un'età compresa fra i 18 e i 65 anni. 

Vita quotidiana degli ospiti

Gli ospiti sotto la guida degli operatori possono svolgere varie attività sia all'interno della struttura che all'esterno: sport, laboratorio del cuoio, cucina, giardinaggio, laboratorio del colore, teatro, danza, canto, arti grafiche.
Intensa è l'integrazione con il territorio: numerosi sono gli eventi sociali che si svolgono all'interno del parco come pure molti eventi del territorio vedono la partecipazione dei nostri ospiti.

Autonomia personale

Relazionandosi al grado di disabilità dell'utenza, vengono perseguiti obiettivi atti a mantenere e stimolare il livello di autonomia personale del singolo. Le aree attualmente di maggiore interesse, al fine di progettazione educativa, sono quelle inerenti la cura della persona e l'autonomia di gestione del pranzo da parte di ogni utente. Ove l'osservazione conduca a rilevare una parziale e/o insufficiente capacità di autonomia nelle suddette aree di intervento, il personale educativo in collaborazione con i fisioterapisti metterà in atto delle tecniche specifiche di intervento. Queste consentiranno all'utenza di affiancarsi parzialmente e/o totalmente, entro i margini di miglioramento consentiti dal proprio deficit psico-fisico, in quelle mansioni quotidiane altrimenti di gestione prettamente assistenziale. Richiedete maggiori informazioni sulle camere della residenza. 

Mantenimento e igiene dei luoghi abitativi e ricreativi

Indipendentemente dalla presenza di personale addetto alla manutenzione quotidiana dei diversi locali, nelle camere della residenza viene proposta una partecipazione attiva al mantenimento e all'organizzazione dei propri ambienti abitativi e ricreativi. Le attività orientate verso la struttura nella quale il soggetto è inserito favoriscono un progressivo coinvolgimento dell'assistito nell'ambiente in cui vive, con la possibilità di sentirlo proprio ed in certa misura modificato e personalizzato dal contributo del soggetto stesso. Ciò implica una coscienza di appartenenza, che antagonizza il senso di abbandono, così frequentemente presente nel soggetto istituzionalizzato.

Gli operatori

Gli operatori sanitari ed assistenziali del Centro sono costituiti da medici, psicologa, infermieri professionali, fisioterapiste, logopediste, psicomotriciste educatrici/ori professionali, operatrici/ori socio sanitari, animatrici, musicoterapeuta.

Diversi sono i momenti di incontro del personale volti ad impostare al meglio le attività svolte con gli utenti e a monitorare lo stato avanzamento dei progetti: riunioni settimanali d’equipe sui casi e sui gruppi con compilazione/aggiornamento dei progetti educativi e assistenziali individuali, riunioni settimanali organizzative fra operatori O.S.S. ed E.P., riunioni settimanali fra direzione-coordinatore-psicologa , riunioni mensili di supervisione clinica per tutto il personale con psicoterapeuta esterno. Formazione continua degli operatori con docenti universitari.  

Unità alloggio

La struttura è suddivisa in due nuclei abitativi da 20 posti e uno da 10.
Le camere sono dotate di due o quattro letti con bagno dedicato; ampiamente luminose, inserite nelle unità alloggio di dieci o venti ospiti, collegate con ampio salone per le attività ricreative comuni (televisione, giochi, ecc.)

Autonomia personale nell'ambiente abitativo

Gli ospiti, nei rispettivi nuclei abitativi, svolgono attività di autonomia personale per incrementare-mantenere le varie capacità quali lavarsi, mangiare, verstirsi ecc.
Svolgono inoltre attività di tipo occupazionale ( pulizie e riordino della propria stanza, stenditura e smistamento e ritiro degli indumenti, preparazione del refettorio per il pranzo); Tali attività vengono eseguite da quasi tutti gli utenti, anche quelli portatori di patologie medio-gravi, in quanto l’educatore professionale (sempre presente) organizza il lavoro distribuendo le diverse mansioni in base alle capacità mentali e motorie di ogni paziente partecipante, cosicché ognuno possa occupare il proprio tempo sentendosi utile e sviluppando anche un senso di responsabilità e di appartenenza alla struttura ospitante. 
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